Studio medico e ambulatorio: le principali differenze

La differenza tra studio medico e ambulatorio è data dalla natura della struttura organizzativa e non dalla tipologia della prestazione.

Lo studio medico, singolo o associato, è il luogo in cui uno o più professionisti svolgono la propria attività in forma privata; gli studi medici offrono cure personalizzate in base alla sintomatologia e si concentrano sul rapporto individuale con il paziente, costruendo con lui una relazione a lungo termine che permette allo specialista di seguire l’evoluzione della salute della persona nel tempo.

Lo studio medico non ha alcuna rilevanza giuridica autonoma rispetto alla figura professionale ad esso preposta tant’è che la cessazione dell’attività del suo titolare determina anche la cessazione dello studio stesso.

Quindi l’elemento della professione intellettuale (art. 2229 c.c.) è prevalente sull’organizzazione dello studio medico, anche quando ci si avvalga, ove consentito, di sostituti o ausiliari (art. 2232 c.c.). Lo studio medico, inoltre, non è un locale “tecnicamente” aperto al pubblico, non essendo accessibile alla generalità indistinta degli utenti, ma soltanto ai pazienti del professionista che hanno con quest’ultimo un rapporto di natura squisitamente fiduciaria.

Le principali caratteristiche di uno studio medico includono:

  • Gestione personalizzata: ogni paziente è seguito in modo dettagliato, con particolare attenzione alla sua storia clinica.
  • Specializzazione: spesso, gli studi medici ospitano specialisti in un determinato campo, come dermatologia, cardiologia o ortopedia.
  • Orari fissi e appuntamenti: gli studi medici operano generalmente durante orari prestabiliti e richiedono appuntamenti.
  • Servizi limitati: le attrezzature mediche sono essenziali e orientate principalmente alla diagnosi e alla consulenza.
  • Struttura: normalmente ubicata in sedi private, di norma senza organizzazione e attrezzature complesse e senza individualità e organizzazione propria, con profilo professionale assolutamente prevalente su quello organizzativo: esercizio di professione intellettuale.

L’ambulatorio (o poliambulatorio) è caratterizzato rispetto allo “studio medico” dalla presenza di molteplici attività sanitarie da parte di professionisti operanti in più discipline specialistiche. Nell’ambulatorio prevale senza dubbio la struttura organizzativa, cioè l’insieme delle risorse umane e materiali utilizzate per l’esercizio dell’attività rispetto alle singole prestazioni professionali.

Gli ambulatori, pubblici o privati, sono pensati per garantire assistenza sanitaria a un numero elevato di persone, spesso con l’obiettivo di trattare problematiche complesse tramite prestazioni diagnostiche e terapeutiche che richiedono una dotazione strumentale tale da assimilare lo studio professionale che ne sia dotato a un vero e proprio ambulatorio.

Le caratteristiche principali di un ambulatorio sono le seguenti:

  • Luogo: uno o più professionisti svolgono attività diagnostico-terapeutica, spesso istituzionale, aperto al pubblico, che normalmente ha rapporto di fiducia col presidio e non col singolo professionista.
  • Struttura: complessa e organizzata, avente individualità e organizzazione propria e in cui il profilo organizzativo prevale su quello professionale: esercizio di impresa.
  • L’ambulatorio soggiace all’obbligo di strutture e arredi ignifughi, di servizi igienici adeguati e di eliminazione delle barriere architettoniche.
  • Varietà di servizi: gli ambulatori offrono prestazioni come analisi del sangue, vaccinazioni, esami diagnostici (ad esempio ecografie o radiografie) e piccoli interventi chirurgici.
  • Presenza di più specialisti: in un unico ambulatorio possono lavorare medici di diverse specialità, offrendo una gamma di cure più vasta.
  • Attrezzature avanzate: essendo progettati per trattare più pazienti, gli ambulatori dispongono di strumentazioni moderne per test ed esami rapidi.
  • Accesso diretto: i pazienti possono accedere senza appuntamento, anche per situazioni urgenti ma non critiche.
  • Il professionista non supporta le spese di gestione.

Se dal punto di vista operativo la differenza tra studio medico e ambulatorio è complessa per la presenza di strumentazione, di pluralità di professionisti e di prestazioni specialistiche da quello normativo (nazionale e regionale la più rilevante si attiene al diverso regime di autorizzazione (ex art. 193 TULS ancora vigente, nell’art. 43 della legge n. 833/78 e nell’art. 8-ter del decreto legislativo n. 502/1992, ma anche nelle varie leggi regionali in materia) cui le due strutture sono assoggettate specie per quel che riguarda i requisiti strutturali edilizi ed impiantistici e quelli che interessano il versante dell’igiene e della sicurezza.

Quando rivolgersi ad uno studio medico o un ambulatorio?

Per concludere la scelta tra studio medico e ambulatorio dipende dalla natura del problema sanitario. Per patologie croniche, controlli periodici o consulenze specialistiche, lo studio medico è ideale. Per necessità immediate, test diagnostici o trattamenti di base, l’ambulatorio rappresenta una scelta più adatta.

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